Come si produce il vino orange?
Il vino orange è un vino ottenuto da uve a bacca bianca che viene elaborato con la vinificazione in rosso. A differenza della lavorazione dei vini bianchi per la quale le bucce delle uve, una volta portate in cantina e ottenuto il mosto, vengono immediatamente separate e eliminate dal succo spremuto, nel procedimento di elaborazione di vini orange, le bucce vengono lasciate in infusione a macerare per lungo tempo, anche per diverse settimane. In pratica le bucce degli acini non vengono espulse dopo la pigiatura ma vengono lasciate a macerare nel mosto.
Perché il nome orange?
Partendo da uve con bucce ricche in componenti – quali gli aromi, i tannini e i pigmenti – si otterranno vini di colore dal dorato intenso, all’arancione fino all’ambrato cioè un vino orange, frutto delle sostanze aromatiche e coloranti come i polifenoli, tannini e terpeni che le bucce rilasciano nel mosto.
Quali caratteristiche devono avere le uve?
Sono preferibili le uve con bucce spesse e con un alto potenziale colorante e tannico, esempi ne sono la Ribolla Gialla, il Trebbiano e il Garganega.
Quanto dura la macerazione?
La durata con cui le bucce rimangono a contatto con il mosto può variare e raggiungere anche alcuni mesi, questo naturalmente dipende dall’esperienza e dalla sensibilità del produttore. Qualche settimana conferirà al vino corpo, morbidezza e sapidità, macerazioni più lunghe porteranno ad un vino di maggiore intensità di colore, di profumi e consistenza. La durata della macerazione è un elemento di distinzione dei vini orange conferendogli complessità di aromi e colori più intensi.
Alle radici dei vini orange:
Per risalire alle origini dei vini macerati facciamo un lungo salto indietro, in un tempo remoto di migliaia di anni, in Georgia. Nelle regioni del Caucaso, è nata questa antichissima tecnica di vinificazione, dove il mosto di uve bianche rimaneva a contatto con le bucce. Il vino veniva poi fatto fermentare in grandissime anfore di terracotta, conosciute con il nome di qvevri, le quali venivano interrate per mantenerne la temperatura costante e chiuse ricoprendole di cera per evitare il contatto del vino con l’ossigeno e proteggerlo così da un’eccessiva ossidazione.
Le qvevri presentano una tipica forma a uovo con il fondo che termina con una punta affusolata che consente una naturale deposizione dei residui e delle fecce, favorendo al momento della svinatura la naturale decantazione.
Il 4 dicembre 2013 l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio intangibile dell’umanità il metodo tradizionale di vinificazione georgiano nelle anfore Qvevri.
….curiosità sul sapore del vino orange?
Non è sicuramente semplice da descriverne il sapore, così come la complessità gustativa di un vino orange, i fattori che entrano in gioco sono numerosi, tra questi: le uve utilizzate, i tempi di macerazione e il tipo di affinamento che, oltre che in anfora, viene effettuato in legno e in alcuni casi anche in cemento e persino in acciaio. I vini ottenuti presenteranno un ampio ventaglio sensoriale: “un mondo orange” note erbacee, frutta matura, frutta secca di noci, mandorle e nocciole, frutta candita, note agrumate, erbe aromatiche e speziate di pepe e cannella e tostati. Caratteristiche note di miele.
Al palato: struttura, morbidezza e frequente tannicità, freschi e di buona sapidità talvolta iodata e con finali salini.
Con cosa si abbinano i vini orange?
Un buon accostamento è con i piatti di mare saporiti e strutturati, particolarmente apprezzati sia con i piatti della cucina asiatica o giapponese, che con il pesce crudo. Sono vini molto versatili da gustare con i formaggi stagionati e si accompagnano bene a piatti di carne anche speziati e selvaggina.
Temperatura di servizio
Da servire dai 12 ai 15 gradi meglio se in ampi calici.
Noi abbiamo scelto il vino orange
Ottenuto da raccolta tardiva di uve bianche coltivate a Marsala che sono successivamente fermentate con le bucce per diverse settimane. Di un bell’arancio vivace è un orange tripudio di fragranze erbacee e fruttate e mineralità, con profumi autentici e schietti.
Da provare!