I Saluzzi sono prima di tutto una famiglia che ha unito le proprie forze e tramandato ai figli che oggi rappresentano la seconda generazione, il proprio sapere e la tenacia e la determinazione di trasformarsi da azienda cerealicola in pastificio, da qui la selezione per i grani migliori e la preservazione delle pregiate varietà di grani antichi , cultivar del proprio territorio, la Basilicata ecco come sono nati i Paccheri
Per capire il lavoro che c’è dietro ad un pacco di Paccheri , è necessario seguirne tutta la produzione. Una produzione davvero avvincente, che ogni anno è diversa dal precedente e la cui filiera è garantita per una pasta artigianale, prodotta e trasformata nel raggio di 10 km dall’azienda, 100% lucana. Si parte dall’aratura ad agosto per arrivare alla raccolta a luglio.
Una volta pronto, il grano viene trebbiato e trasportato presso il silos di stoccaggio per poi essere accuratamente trasformato nel mulino. A questo punto la semola è pronta per la trasformazione all’interno del Pastificio, il ciclo prevede l’impasto e il passaggio attraverso la trafilatura al bronzo che, oltre a conferire alla pasta le caratteristiche di ruvidezza ideali, ne esalta il sapore e lo rende omogeneo.
Segue l’essiccazione a 40 °C, la cui durata va dalle 14 alle 34 ore, in base ai diversi formati. L’essiccazione lenta a bassa temperatura lascia inalterate le caratteristiche organolettiche del semolato ed esalta le peculiari caratteristiche del prodotto finito.
I Paccheri rigati si prestano a tantissime ricette basti pensare ai paccheri alla napoletana, ai paccheri ripieni e a numerose ricette di mare come i paccheri ai frutti di mare.